Quante volte gli amici consulenti di banche e reti si sono sentiti fare questa domanda da clienti i cui fondi in questo maledetto 2020 non danno le soddisfazioni auspicate?
Non possiamo certamente accusare i clienti finali che affidandosi a professionisti e sentendo fino all’altro ieri ogni giorno ai TG: “Nuovo record a Wall Street”, anziché sulla stampa “specializzata”, asserzioni del tipo: “Le borse volano perdendo il contatto con l’economia reale”, restano ovviamente delusi dalla performance del loro fondo.
L’indice che ha fatto di più in questi primi 8 mesi del 2020 è stato il Nasdaq 100 (le prime 100 aziende tecnologiche), con una performance al 7 settembre 2020 del 33,08%.
Questo indice “SuperTecnologico” ha battuto il Nasdaq Composite che si è limitato ad una performance 2020 di “solo” il 26%, per non parlare dell’ S&P 500 che ha regalato un “misero” 6,07%.
Per fornire una risposta all’investitore, bisognerebbe andare un pò più nel dettaglio, come ho fatto io quest’oggi, coniando un nuovo acronimo: ZANTA!
Diciamocelo subito:
“Né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell’onde del greco mar da cui vergine nacque”
Non c’entra nulla, con buona pace di Ugo Foscolo
Questo acronimo sta per Zoom, Amazon, Netflix, Tesla, Apple e queste 5 società, sono la causa di richiesta di chiarimenti di tantissimi investitori.
Nel grafico allegato a queste righe, rettificate per il cambio Eur-Usd, in quanto un investitore italiano ha generalmente subito la flessione del dollaro sull’euro, ho creato lo “Zanta Index” (linea bianca) che da solo da Gennaio 2020 ha registrato una performance da capogiro del 72,25%, questo parametrando proporzionalmente i pesi che i 5 titoli hanno nel Nasdaq 100.
La linea gialla è il “Nasdaq 100 orfano di Zanta” che con questa variante ha fatto molto peggio del Nasdaq Composite registrando un +15,47% contro un 26,26% del Nasdaq Composite che, lo ricordiamo, riesce a far meglio perché nel mio grafico detiene ancora al suo interno lo straordinario contributo di “Zanta”.
In colore magenta, in basso, le borse europee, evidenziate dall’indice Eurostoxx che da inizio anno è ancora in enorme flessione dell’11,43%.
Ecco spiegato l’arcano: Wall Street vola? Assolutamente no!
Le borse USA esprimono rendimenti positivi, ma se escludiamo i tecnologici ed in particolare i SuperTecnologici, stampa specializzata e TG avrebbero dovuto cercarsi altri titoloni per dare seguito ai propri contenuti.
Dove voglio arrivare con questo ragionamento?
Non esiste nessuna bolla sulle borse, la tecnologia nel suo complesso ha realizzato una buona performance fortemente ridimensionata se escludiamo Zanta, mentre tutto il resto “ha tenuto”, nel migliore dei casi, oppure ha distrutto pesantemente valore come accaduto alle borse di 3\4 del pianeta, Europa in testa.
Se escludiamo Zanta, la mancanza di alternative di investimento ed i trilioni di dollari stampati delle banche centrali che trovano certamente una destinazione nel economie, rende l’investimento azionario ancora interessante.
Non chiedetemi dove saranno le borse tra due mesi e diffidate da chiunque millanti tali doti divinatorie, ma se mi chiedeste se tra 5 anni sarà stato meglio investire su asset class azionarie o sul Bund a 5 anni che esprime un rendimento effettivo netto a scadenza di -0,70% anziché un Bund a 10 anni che a settembre 2030 mi avrà garantito la “straordinaria” performance di -0,48%, non ho alcun dubbio oggi su dove investire i miei risparmi:
Azionario ed ovviamente per inserire il turbo nella performance, Sostenibile: I migliori Fondi SRI esistenti sul mercato.
Solo così avrò realizzato una corretta pianificazione finanziaria, grazie all’aiuto del mio consulente finanziario sostenibile, lasciando al “buon Ugo” la conclusione che non sarà mai la nostra!
“Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura”


